Vigor Basket Conegliano vs Basket Salzano 96-75 (30-17; 56-34; 70-53)
Vigor Conegliano: Prandini 17, Ndiaye 11, Scimone 14, Casagrande 5, Piovesana, Michelin 2, Bandiera 15, Ganna 13, Bosco 5, Negro, Zanchetta, D’Ambrosio 14. All. Fuser/Guzzonato/Sanson.
Basket Salzano: Sabbadin 20, De Zuan, Zorzi 12, Cipolato, Prete 2, Fabris 11, Rudatis 2, Favaro, Jovancic 8, Facchinetto 14, Fondzejuf Nsame, Bobbo 6. All. Bertoldero/Bonivento.
Note: Conegliano TL 16/19, T3pti 14 (5 Prandini, 3 D’Ambrosio, 2 Scimone, 2 Ganna, 1 Casagrande, 1 Bandiera). Salzano TL 17/27, T3pti 8 (2 Sabbadin, 2 Zorzi, 2 Jovancic, 2 Facchinetto).
Arbitri: Scandaletti e Gorza.
“Essere o non essere?” Il dilemma di Shakespeariana memoria fa proprio al caso nostro.
Chi siamo noi?
Quelli che perdono 2/2 con la penultima, giovane ed abbordabile Leoncino Mestre? O quelli che vincono 2/2 con la talentosa ed esperta Salzano?
Vorrei tanto poter sottoscrivere per la seconda.
Ma che belli siamo stati domenica? E di fronte non avevamo esattamente gli ultimi arrivati sul parquet. Eppure, non li abbiamo mai, mai fatti entrare in partita. Ok, quattordici triple a segno sono un exploit non da poco e non possono essere replicate di certo ad ogni partita, ma al di là della quantità é il modo in cui sono arrivate. Con fiducia, entusiasmo e personalità. Non dei singoli, ma di squadra.
La testimonianza più lampante sono i sei, sei giocatori in doppia cifra a fine gara: Prandini, Ndiaye, Scimone, Ganna e D’Ambrosio. Novantasei i punti segnati, dei quali cinquantasei nei primi venti minuti. Tra l’altro, concedendo qualche canestro un po’ più facile agli avversari solo all’inizio del quarto periodo, quando ci siamo rilassati e loro si sono “riavvicinati” fino al -13 trascinati da Zorzi e Sabbadin.
Ma a quel punto ci hanno pensato D’Ambrosio e Bandiera a tarpare le velleità dei salzanesi, che in cuor loro sognavano una remuntada come quella di cui furono capaci i nostri ragazzi all’andata. Abbiamo portato così a casa due punti importanti, che fanno il paio con quelli guadagnati con Bolzano. Importanti perché hanno ridato ossigeno a polmoni, cervello e classifica.
Tornando a Shakespeare, la risposta al nostro dilemma è sempre una sola: siamo questi, nel bene e nel male. Ma “chi vogliamo essere” può ancora fare la differenza. E come abbiamo visto, la differenza può essere tanta. Se non contro chiunque, quasi.
Forza fioi!
Forza Vigor!