Pall. Ormelle vs Vigor Basket Conegliano 54-66 (13-16; 27-38; 39-55)

Pall. Ormelle: Bovolenta 1, Cipolato, Trentin, Nardin M. 6, Casagrande, Frare, Mattiello 2, Nardin, Crivellotto 9, Sacchet 25, Prandini 11, Pozzobon. All. Turchetto/Tison.Vigor.

Conegliano: Ndiaye 16, Casagrande, Cavinato 2, Bonesso 8, Cagnoni 4, Bandiera 12, D’Ambrosio, Bosco 4, Zamattio 13, Zanchetta 7. All. Fuser/Sanson/Benincà.

Note: Ormelle TL 9/12, T3pti 9 (5 Sachet, 3 Prandini, 1 Crivellotto). Fallo tecnico alla panchina. Conegliano TL 15/20, T3pti 5 (2 Zamattio, 1 Cagnoni, 1 Bonesso, 1 Zanchetta).

Arbitri: Palazzolo e Baccin.

Toh, e chi l’avrebbe mai detto?

Dopo gli ultimi trenta minuti di domenica scorsa, subendo il break point del fattore campo, probabilmente in pochi. Ma non noi. Perché sì, sarà gara 3! Una “bella” guadagnata con un’inaspettata autorità, in una situazione ambientale e psicologica oggettivamente avversa. Un palazzetto pieno, caldo, carico per spingere le Serpi verso un 2-0 alla vigilia tanto agognato quanto poco contemplato. È cosi é successo che la tensione, stavolta, ha switchato destinatario.

Ormelle è anche partita bene, in un inizio gara freddino dal punto di vista realizzativo, portandosi poco oltre la metà del primo quarto sul 13-6. Crivellotto, Nardin jr e Sacchet sembrano voler mettere in chiaro quale sarà l’andazzo, ma dopo il timeout di coach Fuser é arrivata la reazione che a Ponte di Piave nessuno si sarebbe aspettato. Parziale di 16-0 a cavallo dei due periodi, guidato dal duo Bonesso-Bandiera ed inerzia ribaltata.

Sacchet non trema, però, e in una delle sue vampate solitarie ha ricucito fino al -1.

Ma sarà l’ultimo contatto ravvicinato.

Ndiaye ha preso via via il controllo dei tabelloni, mettendo via ogni inibizione contro i lunghi di casa e, con Zamattio e ancora Bandiera, ha allungato fino al +11 con cui si è andati all’intervallo lungo.

E quando, al ritorno in campo, ci si aspetta la reazione dei biancoverdi, é arrivato invece capitan Zanchetta ad infilare ed infierire 7 punti durissimi che ci hanno lanciati verso il massimo vantaggio, +17. La nostra difesa è inappuntabile e attenta, Sacchet è il solo a trovare la chiave per aprirsi la porta del nostro canestro. E non basta. Perché anche quando nell’ultimo quarto Prandini decide di tentare la strada del miracolo, sono arrivati quei pochi ma decisivi canestri che ci hanno garantito il ritorno in via Filzi domenica.

Ecco, che questo quarto di finale potesse arrivare a gara-3 sì che era prevedibile.

Come ci si sia arrivati, però, dovrà giocarci a favore. Perché abbiamo senz’altro capito che ogni partita playoff fa storia a sé, ma che si vince solo lottando insieme. Perché dopo gara-1 avevamo una tale voglia di rivincita che la paura di vincere ci starà ben distante. Perché non potremo più permettere agli ospiti di portarci via le posate da casa nostra. E casa nostra dovrà essere una bolgia, una spinta da cavalcare per continuare a divertirci e sognare!

Forza fioi!

Forza Vigor!