Vigor Basket Conegliano vs Priula Basket ’88 64-60 (14-16; 24-41; 44-57)

Vigor Basket Conegliano: Bernardi, Gerardi, Riondato 19, Bevilacqua 9, Zara 5, Pellegrini, Canzian 15, Torazza, Ndiaye, Denicolai, Padoin 14, Frare 2. All. Fuser/Benincà.

Priula Basket ’88: Podda, Pederiva 10, Colledel 9, Santaniello, Battistella, Fontana, Miekovic, Dal Cin 2, Cattin 6, Cenedese 18, Cropanise 15. All. Borsato.

Note: Conegliano TL 21/36, T3pti 1 Padoin. Priula TL 12/16, T3pti 4 (2 Cropanise, 1 Collodel, 1 Cenedese). Usciti per falli Podda e Cattin.

Arbitri: Grava L. e Artico.

Ma di domenica mattina si possono provare emozioni così forti?

Chi ha deciso di venire a vedere la partita dell’Under 15 Gold, la penultima di ritorno, si porta a casa il campionario di sensazioni che può donare la pallacanestro. Tutte, quelle più positive e quelle che possono lasciarti sfinito. Sicuramente i livelli di adrenalina ci hanno messo un po’ a ritrovare il loro giusto equilibrio.

“Come mai?” si chiederà chi non c’era o chi non seguiva l’aggiornamento dei risultati a distanza, che già deve aver lasciato interdetti e disorientati i più. La risposta è che l’incontro ha avuto un andamento al limite del delirio, col lieto fine, sì, ma attenzione alle coronarie!

Ci faceva visita il Priula, formazione che ritroviamo oramai da diversi anni, prima nell’Élite e poi ora in Gold, desiderosa di mettere in carniere punti ed anche verosimilmente di riscattare il roboante risultato che imponemmo all’andata. Da parte nostra l’obiettivo era allungare la striscia di risultati positivi di questo girone di ritorno, sfruttando l’onda di entusiasmo e di crescita di queste settimane, per poter agguantare posizioni prestigiose al termine della stagione regolare. Una cosa possiamo dire: i fioi stanno dimostrando di crederci davvero, perché in un modo o nell’altro, belli… o dannati, hanno deciso di vincere contro chiunque.

Quindi, passando a fare un po’ di cronaca della partita, per rimanere coerenti partono di gran carriera e, in men che non si dica, si portano sul 12-4.

Controllo del gioco, presenza sotto canestro nonostante ci manchi uno dei nostri pochi lunghi e qualche altro messaggio che sembra poter far sperare in una partita, se non come quella dell’andata, ricca di punti nel nostro tabellino.

Niente di così falso: sul campo comincia presto a soffiare un vento diverso. Complice forse anche qualche fallo di troppo sin dai primissimi minuti, che mette in apprensione alcuni dei nostri, cediamo con grande generosità il pallino ai ragazzi del Priula, che non si fanno certo pregare e rimangono solidi di fronte ai nostri tentativi di pungere in attacco, peraltro abbastanza spuntati, e inaspettatamente con poche idee. Per ampi tratti da fuori pare che latiti l’ardore, quello di imporre la manovra, quello di prendersi il tiro o di dettare il passaggio decisivo, spesso rinunciando a costruire per bene e affidandosi a qualche tiro di troppo da tre o dalla media distanza senza convinzione e che non paga assolutamente.

Alla pausa lunga si va sotto di 17. Pubblico e anche ragazzi increduli, ma è quello che dice il campo e Priula sta meritando assolutamente sotto ogni punto di vista. Il terzo periodo parte molto interlocutorio, onestamente appare indecifrabile per quello che si è visto fino al secondo.

Eppure la Vigor c’è, di testa più che da un punto di vista tecnico, senza rispondere poi troppo alle speranze sin da subito, ma non lasciando andar via gli avversari, che avrebbero potuto calare il colpo di grazia. No, i fioi rimangono attaccati con i denti alla partita, ci mettono una pezza, recuperano palloni, fanno anche qualche punto buono entrando a canestro un po’ più spesso, però Priula è in fiducia e si sforza di tenerci a distanza, facendo valere fisico e qualità in attacco, riassestando il punteggio su +13 per loro alla pausa breve. Le speranze rischiano di abbandonare i tifosi, ma evidentemente non i ragazzi che sudano in campo.

Nell’ultimo quarto avviene l’imponderabile. I nostri “decidono” di far vedere di che pasta sono fatti; le caratteristiche della squadra sono ben conosciute, ma non si tratta di questo…quello che sorprende è la mentalità che dimostrano, contro tutto e tutti, dimentichi di ogni difficoltà, della stanchezza che si può immaginare, ma che soprattutto si legge, e di quello che ha detto il tabellone luminoso da tanti minuti a questa parte. La chiave è la difesa, riorganizzata da Alberto e da Alessandro, l’aggressività sul pallone, la presa di coscienza e di coraggio. È così che Priula non trova praticamente più il canestro, sbattendo sui fioi che si asserragliano e ripartono con estrema rapidità, alla lunga fallendo anche quei canestri che i progressivi tentativi dei nostri di recuperare gettandosi all’attacco talvolta concedono. Eccome se è cambiato il vento!

Si balla un po’ sui -10, ma poi la rimonta avviene inesorabile, canestro dopo canestro, rimbalzo dopo rimbalzo, con la partita che sfugge dalle mani del Priula per accasarsi nelle nostre, avide; pare di sentirlo quel clic sul -6: da lì in breve c’è il -1 e poi il +1. E poi il +4. Una serie matematica strana, indecifrabile forse, ma certa, con un parziale di 20 a 3 (e questi 3 segnati solo su tiro libero). Risultato 64-60.

Qualcuno probabilmente l’ha notato: i punti totali sono quasi gli stessi di quelli dell’andata (123 allora, 124 questa volta), ma distribuiti in maniera assai diversa. Per un interminabile “momento” della partita siamo stati eccessivamente generosi, lasciando il bandolo della matassa agli altri, che l’hanno per lunghi tratti ben sfruttato, ma non abbiamo voluto esserlo poi del tutto: dolce ricredersi premiato da altri due punti in classifica.

Dopo la pausa del prossimo fine settimana ultimo incontro di ritorno ospitando l’MBA Bassano, concorrente diretta per la classifica finale, il che vuol dire che dobbiamo pensare solo alla vittoria.

Forza fioi! Forza Vigor!