Junior Piani Bolzano vs Vigor Basket Conegliano 67-60 (15-16; 36-27; 54-46)

Piani Bolzano: Placinschi 11, Lorenzi 17, Zancanaro, Gabrielli 15, D’Alessandro 16, Mascaro, Braghin 1, Dieng 5, Appolloni, Triggiani 2,  Russo, Bucciol. All. Massai/Masi.

Vigor Conegliano: Ndiaye 10, Casagrande, Cavinato 6, Cagnoni 8, Bonesso 15, D’Ambrosio 3, Botteon, Sartori 2, Bosco 5, Zamattio 8, Zanchetta 3. All. Fuser/Sanson/Benincà.

Note: Bolzano TL 11/17, T3pti 8 (4 Gabrielli, 2 Lorenzi, 1 Placinski, 1 D’Alessandro). Uscito per falli Gabrielli. Conegliano TL 10/17, T3pti 6 (2 Cagnoni, 1 Ndiaye, 1 Bonesso, 1 Zamattio, 1 D’ambrosio). Uscito per falli Ndiaye.

Arbitri: Forner e Pellizzari.

Non ci siamo, inutile nasconderlo. Al di là del risultato, al di là della terza sconfitta di fila. Quel che più dà nell’occhio e che più preoccupa è il vuoto agonistico che spesso si percepisce. Da fuori, ma purtroppo anche da dentro. A Bolzano si è rivisto tutto quel che di negativo si era respirato a Murano e con Mirano. Eccetto, lo concedo, il primo quarto.

Primo quarto in cui, nonostante il primo giro di rotazioni, tutti hanno dato l’impressione di sapere come stare e cosa fare in campo. Con attitudine, con consapevolezza. Ma la sosta in panchina ha evidentemente congelato poi teste ed animi, perché al ritorno sul parquet ci siamo sciolti, disuniti. Dal punto di vista emotivo, caratteriale, ma anche da quello del gioco. Abbiamo smesso di cercarci, e ci siamo persi.

E se la difesa, in qualche modo, tiene sempre botta, è l’attacco a confermarsi il tallone d’Achille. Eccetto Bonesso, l’unica costante di questo trittico di delusioni, lo smarrimento é comune.

Ma perché?

Perché non difendiamo e corriamo di squadra? Perché non facciamo un passaggio in più? Perché non sfruttiamo tutte le nostre armi, tante, diverse, che coach Fuser sta cercando di valorizzare da settembre? Nulla togliere ai ragazzi di Bolzano, sia chiaro. Anche loro, come chi ci ha sconfitto in precedenza, assolutamente meritevoli e giustamente fortunati anche negli episodi. L’inerzia, credetemi, ci vede benissimo. É la fortuna ad essere cieca. Lorenzi, Gabrielli e D’Alessandro su tutti hanno fatto tutto quel che dovevano fare. Dalla nostra parte, troppe assenze tra quelli che dovrebbero essere i nostri puntelli.

Ma abbassare la testa non serve a nulla. Ma alzarla vuol dire guardarsi negli occhi e capire dove vogliamo andare. Non dal lunedì al venerdì, quando tutto va apparentemente bene, ma la domenica. Da qui alla prossima primavera inoltrata. É il momento di svoltare fioi, tutti, dal primo all’ultimo elemento del gruppo, altrimenti la quarta vien da sé e sarebbe alquanto pericoloso. Abbiamo un intero girone di ritorno per riprendere e confermare tutti i buoni e legittimi propositi di settembre. Per vincere, divertirci e divertire. Sta solo ed esclusivamente a voi!

Forza fioi!

Forza Vigor!