Vigor Basket Conegliano vs Pall. Carità 48-60 (9-12; 23-27; 39-34)
Vigor Conegliano: Tadiotto 2, Furlan 8, Marafon 17, Marin R. 9, Rui 5, Tonon 6, Khuan 1, Bertoli, Marin L, Signorotto, Ongaro, Obaldi. All. Zanni.
Pall. Carità: Milani 18, Bressan 12, Bellio 18, Ferin 1, Camatel 11, Brugnotto, Fontana, Milanese, De Capitani, Rottin, Benedetti, Valle. All. Ferin.
Note: Conegliano TL 8/21, T3pti 2 (Marin R, Rui), uscito per falli Marafon. Carità TL 10/28.
Il treno di vittorie consecutive, ben 12, è arrivato al capolinea e tutti siamo tornati con i piedi sulla terra. In una giornata che ci ha visto soccombere nel primo dei tre match contro una delle tre compagini più forti del girone, torniamo alla realtà e anche in maniera brutta.
Certo il Carità con 11 dodicesimi dei giocatori dello scorso anno, è arrivato al Palavigor con il coltello tra i denti per riscattare la cocente sconfitta in finale del Trofeo Primavera, ma non ha trovato nessuno e si è portato a casa una insperata vittoria.
Non ha trovato nessuno perché nessuno è sceso in campo da squadra. Come padre, come ex allenatore ma soprattutto come appassionato ho sempre creduto che nel Basket ma anche in tutti gli altri sport, la Squadra sia l’obiettivo finale, il target a cui mirare ma oggi i nostri ragazzi hanno profondamente deluso, giocando una partita individuale, senza compagni, fatta per quasi tutto il tempo solo di giochi solitari senza costrutto alcuno, con un tiro assolutamente latente una difesa blanda e ferma nelle gambe. Era la prima partita contro un avversario, diciamo così, del nostro livello e non abbiamo saputo interpretare nel miglior modo nessuno dei suggerimenti Coach Zanni.
Quando commentavo le ripetute sconfitte dello scorso anno, ero felice per i piccoli progressi che i ragazzi facevano giorno dopo giorno, ma oggi che commento la prima sconfitta dell’anno, sono rammaricato perché l’abbiamo persa solo noi. In realtà analizzando i numeri parrebbe che l’equilibrio abbia regnato sovrano per almeno tre dei quattro quarti (9-12, 14-15, 16-7) dove per tre o quattro punti sopra o sotto le squadre si sono equivalse, solo scricchiolii, ma nell’ultimo quarto il crollo. Carità assesta un 6-26 che non lascia scampo e porta al finale 48-60.
In realtà se i nostri ragazzi avessero giocato con il gruppo che sono, con i tiri che sanno fare, con la difesa adeguata con raddoppi e contropiedi ai quali ci hanno abituato, ascoltando i consigli del Coach e non eludendoli sistematicamente, anche il Carità avrebbe avuto vita molto più difficile. Una nota positiva è che al termine, musi lunghi e qualche lacrima, fotografano bene lo stato d’animo del dopo partita e si sa quello che non uccide fortifica. Ok una giornata storta ci può e ci deve stare e sono sicuro che già a partire dalla trasferta a Silea contro Olimpiasile di sabato prossimo i nostri Vigorini sapranno riscattarsi, giocare di squadra, mettere in campo il bel Basket a cui ci avevano abituato.
Forza ragazzi e sempre Forza Vigor