Vigor Conegliano vs Basket Salzano 92-67 (28-13; 60-39; 80-59)

Vigor Conegliano: Prandini 15, Michelin 10, D’Este 6, Casagrande 4, Favalessa 3, Balzano 6, Buzzavo, Tintinaglia 34, Ongaro, Bosco 2, Bariviera 5, Zanchetta 7. All. Fuser/ Guzzonato.

Basket Salzano: Zorzi 9, Verso 6, Lenti Ceo 8, Vianello, Gomirato 3, Rudatis 3, Basso 31, Povelato, Jovancic 2, Facchinetto, Bobbo 5. All. Bertoldero.

Note: Conegliano TL 12/21, T3pti 16 (6 Tintinaglia, 5 Prandini, 1Michelin, 1 D’Este, 1 Casagrande, 1 Favalessa, 1 Zanchetta). Antisportivo a Casagrande. Falli commessi 23. Salzano TL 14/22, T3pti 5 (2 Basso, 2 Zorzi, 1 Verso), antisportivo a Povelato e a Gomirato, fallo tecnico alla panchina. Falli totali 20.

Arbitri: Zentilin e Gorza.

Questa è la squadra che sappiamo essere. Questa è la squadra che dobbiamo essere. Al di là dei numeri, questo è il piglio con cui si affrontano le partite.

Tutte.

I numeri poi arrivano di conseguenza. Perché gli allenamenti non sono cambiati nell’ultima settimana, le sedici triple segnate non sono frutto di ore ed ore di sessioni di tiro. Perché i buoni tiri, quelli coi piedi per terra a seguito di rotazioni e “penetra e scarica”, ce li siamo spesso presi. I tiri meno buoni, fuori dagli schemi, ce li siamo presi anche stavolta, ma fanno parte del gioco. E se abbiamo segnato tanto, è anche perché ci siamo creati parecchi secondi e terzi tiri, grazie alla presenza a rimbalzo offensivo di tutti. Abbiamo avuto le nostre solite défaillance, senz’altro meno del solito, e subito comunque 39 punti nei primi 20 minuti. Quindi non abbiamo giocato la partita perfetta, ma abbiamo in qualche modo imposto il nostro ritmo.

Ritmo al quale ha opposto resistenza un solo giocatore di Salzano, Giovanni Basso. Giocatore di categoria superiore. Punto. Dagli altri suoi ragazzi Bertoldero ha avuto pochino: Jovancic su tutti, non è riuscito ad esprimere la sua pallacanestro senza mai riuscire ad incidere. Nemmeno in difesa (di certo non una sua peculiarità), dove spesso si è trovato di fronte lo scatenato Tommy Tintinaglia. Eh già, Tommy ne ha cacciati 34! Facendo meglio anche del buon Basso in termini di fatturato. Un po’ in pantofole, come da far suo, un po’ di talento e scaltrezza. Ma se Tommy ha girato è perché il motore della squadra ha girato, in sincrono.

La scintilla iniziale l’ha innescata Prandini, con le sue bombe che hanno risposto al primo ed unico vantaggio iniziale degli ospiti. Una volta messa la freccia, a rotazione sono entrati in partita tutti gli attori in campo. Sono arrivati i canestri e la presenza a rimbalzo di cui sopra di capitan Michelin. Sono arrivati i canestri nel pitturato di Tobe Zanchetta e Balzano. Sono arrivate le scosse del sempre elettrico D’Este, unitosi anche lui subito al coro di triple sfidato dal difensore. Sono arrivati i canestri in transizione della coppia Bariviera-Favalessa, con la tripla di Wade a sigillare il sessantesimo punto a metà partita.

Troppa questa Vigor per Salzano.

E nella seconda metà la sinfonia non è cambiata. Seppur con un ritmo più cadenzato, il controllo del campo è rimasto in mano ai fioi di un coach Fuser che finalmente si è potuto godere i frutti del lavoro, smaltendo la delusione delle ultime uscite. La sirena finale ha scacciato un bel po’ di fantasmi. Ora starà sempre e comunque a noi far sì che non tornino. Abbiamo sbloccato la nuova classifica del girone Oro, ma la salita è ancora lunga. Tanto dipenderà da noi, ma non solo, per ottenere una posizione favorevole in griglia playoff.

Ma sto già guardando troppo avanti. Intanto, pensiamo alla prossima!

Forza fioi!

Forza Vigor!