BVO Caorle vs Vigor Conegliano 93-60 (25-17; 42-32; 67-51)

BVO Caorle: Ajdinoski, Maluta 3, Martin, Pagotto 25, Almacolle 3, Rizzetto 13, Tourn 13, Perez 11, Carli, Ndoye 1, Truccolo 24. All. Zorzi.

Vigor Conegliano: Prandini 18, Michelin 12, D’Este 4, Casagrande 4, Favalessa 4, Balzano 3, Buzzavo, Tintinaglia 10, Ongaro, Bosco, Bariviera 5, Zanchetta. All. Fuser/ Guzzonato.

Note: Caorle TL 22/38, T3pti 11 (4 Truccolo, 3 Pagotto, 2 Rizzetto, 1 Maluta, 1 Tourn). Conegliano TL 12/29, T3pti 10 (4 Prandini, 3 Michelin, 2 Tintinaglia, 1 Bariviera), uscito per falli Michelin, D’Este e Bosco, fallo antisportivo a Casagrande. Doppio fallo tecnico a Fuser con relativa espulsione.

Arbitri: Allegro e Lamon.

Sapevamo che sarebbe stata non dura, durissima. Uscire col referto rosa dal PalaMare di Caorle sarebbe stato la ciliegina sulla torta ad un girone di andata impeccabile. Ma ci è toccato quello giallo, e ce lo portiamo a casa a testa alta. Poco conta il risultato finale. Molto di più conta quel che si è visto in campo, almeno fino ad inizio terzo quarto.

Già, perché con l’allontanamento dalla panchina di coach Fuser e le successive uscite per falli di Michelin, D’Este e Bosco per noi c’è stato poco da fare. Il buon Guzzonato ha provato a trovare una museruola di riserva, ma la difesona del nostro capitano su Truccolo non è purtroppo stata emulata da chi l’ha sostituito.

Per Matteo un “esordio” alla guida di una squadra senior che possiamo definire più che altro un “battesimo del fuoco”. E poi sotto canestro, con Zanchetta fuori già dal secondo minuto di gioco per un fortuito contatto che gli ha procurato taglio in testa ed un Balzano al rientro dopo qualche partita in tribuna, è stato impossibile resistere ad una squadra a tratti illegale per la nostra categoria.

Come dicevo, per 22/23 minuti siamo stati lì. Sempre ad inseguire, più volte a stretto contatto, anche a -1 con le triple di Prandini, ma senza mai mollare. Alle giocate di Gioppa Pagotto, Rizzetto, Perez ed alle schiacciate di Tourn abbiamo sempre reagito con orgoglio. Con Tintinaglia, con Mike e con Prando su tutti. Chiaro, per tenere botta era necessario mettere tutta la nostra aggressività difensiva e questa è stata spesso giudicata irregolare (soprattutto dal terzo quarto in poi…ndr). Non potendoci esprimere al massimo nella nostra metà campo, ci siamo alla lunga innervositi ed è successo quel che nello scorso campionato era avvenuto a parti inverse. Siamo usciti dal ritmo partita, favorendo di fatto un avversario che non aveva di certo bisogno di aiuti per vincere. Nel testa a testa tra capoliste fin lì imbattute, tra teste sanguinanti e teste calde, ha vinto chi la testa l’ha saputa mantenere lucida.

Ma dopo l’ultima sirena, abbiamo comunque potuto salutare gli avversari guardandoli negli occhi, consapevoli che quei trenta punti tra noi e loro non sono reali. Lo sport è fatto anche di episodi, e questa volta non hanno giocato a nostro favore. Sapremo senz’altro analizzarli al meglio questi episodi nelle prossime settimane, soprattutto sapremo come comportarci per non incappare nuovamente negli stessi errori. Riprenderemo a lavorare, più forti di prima, con ancor maggiore entusiasmo. Per continuare a crescere, partita dopo partita. Abbiamo un girone di ritorno per confermare a noi e agli altri chi siamo.

Noi siamo la Vigor!

Forza Fioi!

Forza Vigor!